Sul comportamentismo

23/09/2020

Albert

Il comportamentismo non è una teoria: lo affermava anche John Watson. Il comportamentismo è una ideologia che ha preso forma dalla società del primo dopoguerra, e allo stesso tempo l'ha modificata profondamente.

Watson e Skinner erano dichiaratamente contrari alla democrazia, alla libertà di parola, alla libertà in generale, negavano l'esistenza della mente. Non una teoria, quindi, ma base metodologica pseudo-scientifica dei fascismi a venire. Skinner, uno scrittore mancato e deluso, una volta famoso scrisse persino "Walden Two", una sua versione utopica del mondo in chiave comportamentista, in polemica con il libro di Thoreau.

Dalla nascita del comportamentismo, i loro metodi furono usati in ogni contesto possibile immaginabile: psicologia, pedagogia, etologia, addestramento animale, ri-abilitazione delle cosiddette disabilità, ri-educazione delle cosiddette devianze, torture di prigionieri (Vietnam, Guantánamo), preparazione sportiva, persino educazione musicale, ma anche nella semplice vita familiare. E chissà cosa sto dimenticando.

Un paradigma così pervasivo che persino un libro dichiaratamente contrario al comportamentismo come "Autismo, una sfida per la pedagogia speciale" di Alain Goussot, continua a fare riferimenti a una visione dell'uomo immerso in un contesto di stimoli a cui risponde.

Per "dare voce agli autistici", cita svariate testimonianze di una "Asperger ad alto funzionamento", Temple Grandin, autrice della "Macchina degli abbracci", ideatrice dei macelli progettati per ridurre l'ansia dei condannati a morte in modo che il livello di cortisolo sia tenuto basso per non alterare la qualità della carne.

Lo stesso Goussot critica fortemente la sperimentazione animale negli studi di nuove terapie comportamentali per i cosiddetti DSA, in quanto "i topolini non reagiscono certamente come esseri umani".

In tutto ciò, la pedagogia (e ancora di più la pedagogia speciale) non solo è ancora impotente, ma con questa profonda ambiguità finisce per confermare e diffondere proprio le idee che cerca di combattere. Mostra meno