Co2
12/06/2022
Si sta diffondendo la percezione che la questione ambientale si possa risolvere illudendosi di far scelte in base a una specie di dare-avere sulle emissioni di CO2. Come se questo fosse l'unico problema che stiamo causando all'ambiente.
Questa contabilità delle emissioni sta facendo comunque emergere la posizione ambivalente degli ambientalisti: ormai è chiaro che gli allevamenti intensivi emettono MENO CO2 di quelli (cosiddetti) estensivi. Perché? Perché sono più efficienti nella catena produttiva della morte in serie.
Quindi, se avete a cuore la causa ambientalista, non invitate ai vostri festival i piccoli produttori di derivati animali. Invitate le grandi industrie zootecniche, è più coerente. Certo, meno romantico... ma pur sempre più romantico del mattatoio dove finiscono tutti. All'insegna della sostenibilità.
Per me è uno strazio vedere come, ciclicamente, il discorso specista sullo sfruttamento animale trovi sempre nuove strade per legittimare la loro schiavitù. Discorsi che arrivano da ogni parte: carnisti, ambientalisti, vegetariani, pure vegani! Discorsi vacui (oggi ho sentito: "le mucche sono fatte male, inquinano"), parole che deridono l'interminabile e indescrivibile dolore delle decine di miliardi di soggettività animali che vengono allevate e uccise nel mondo ogni singolo anno.
Volete davvero la pace nel mondo?